VERONICA CASTRO E ROGELIO GUERRA: MIGLIORI AMICI FINO ALLA FINE


L'eterna amicizia tra Veronica Castro e Rogelio Guerra è di certo una bellissima pagina della storia delle telenovelas. Sappiamo quanto gli ultimi anni della vita di "Luis Antonio" siano stati difficili, ne parlammo in questo articolo, ma Veronica non l'ha mai abbandonato fino alla fine dei suoi giorni. Veronica addirittura strinse una forte complicità con la moglie di Rogelio, tant'è che il giorno prima della sua scomparsa si era sentita con la donna per aggiornarsi sulle condizioni di Rogelio.

"Non meritava di soffrire così, negli ultimi anni non poteva nè parlare, nè comunicare. Era imprigionato in un corpo che gli era nemico" dichiarò Veronica nel 2018. Ma l'impedimento non fermò l'attrice che appunto cominciò a tenersi in contatto quotidianamente con la moglie di Rogelio.


Quando nel marzo del 2015 l'attore fu contattato dal Centro Culturale Teatro II a ricevere un premio alla carriera, la moglie organizzò a sorpresa un incontro con Veronica invitandola alla serata. La Castro trascorse l'intera serata accanto a Rogelio, mano nella mano a ridere, scherzare e chiacchierare con i fan. La moglie disse "Veronica è sempre stata presente, non l'ha mai abbandonato e anche questa sera è giunta puntuale all'incontro".


Nel giugno del 2017 invece Veronica fece un appello in tv per chiedere aiuto al pubblico e ai colleghi, la famiglia di Rogelio non riusciva più a sostenere le spese mediche per la cura dell'uomo. "Rogelio necessita di supporto medico, finanziario, fisico e morale. Dobbiamo stargli vicino, è la giusta ricompensa per tutte le emozioni che ci ha regalato in tanti anni di carriera" disse la Castro. La moglie in effetti era disperata e tempo dopo affermò che Veronica insieme ad altri colleghi formò un gruppo che mensilmente offriva supporto economico per ogni spesa.




"Non troverò mai un altro partner come lui. Lo amo, lo amo con tutto il mio cuore, con tutto il mio amore. Siamo stati amici intimi, non ci siamo mai persi di vista in tutti questi anni e ringrazio la vita per avermelo fatto conoscere. Lo chiamavo "il mio Roger, Roger Moore". Sapeva di essere bello, lo sapevamo tutti. Era bello, un uomo interessante e affascinante. Metteva sempre un profumo forte ed era sempre civettuolo, marpione... sapeva che avevo un debole per lui! Mi dispiace molto per il suo destino, ha vissuto male gli ultimi anni della sua vita. Sempre a letto. Saperlo così mi rendeva molto triste e mi dispiaceva anche per la sua famiglia. Forse è meglio così... stava soffrendo troppo. Sia benedetto dove riposa".











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