IL CLAMOROSO FLOP DI "MICAELA": CAPRICCI E ANTIPATIE SUL SET



Quando cominciarono a lavorare alla produzione di questa telenovela le aspettative erano molto alte: avevano grandi nomi nel cast e una regia a cura di Rodolfo Hoppe reduce dal successo di "Maddalena"

Ben presto però si resero conto di dover ridimensionare le aspettative, infatti la sigla cantata da Lorella Cuccarini fu sostituita da una canzone cantata da Patrizia Rossetti, volto amico delle telenovelas che speravano portasse qualche spettatore in più.

La produzione iniziò già male quando annunciò la partecipazione di Monica Vitti nel cast, la quale smentì categoricamente e minacciò anche di denunciare Rete 4 se avessero ancora usato il suo nome per pubblicizzare questa nuova telenovela.

Inizialmente avrebbero dovuto essere 240 puntate ma ne anticiparono la fine a causa dell'insuccesso, inoltre le riprese si fermarono per ben tre settimane a causa di un'infezione virale di Jeannette.

La telenovela cambiò ben tre registi a causa del clima ostile che regnava sul set: Rodolfo Hoppe in particolare abbandonò la produzione perché non andava d'accordo con Jorge Martinez e non sopportava le sue pretese.

A proposito di clima, gli attori furono anche molto sfortunati perchè il set si trovava in uffici nuovi sprovvisti di condizionatori e quindi recitarono molte ore a temperature che sfioravano i quaranta gradi.

La Spagna fu l'unico paese a registrare un maggiore successo della telenovela, forte della popolarità della Rodriguez amatissima in quegli anni. Ugualmente però escogitarono il modo di concluderne velocemente la programmazione trasmettendo ben due puntate al giorno.


Da menzionare anche capricci e comportamenti stravaganti di Jeannette che durante le riprese di una scena si sciolse i capelli che le avevano appena acconciato i parrucchieri ma che a lei poco piaceva e così improvvisò senza il consenso dell'equipe e mentre recitava la sua parte nell'appartamento di Micaela e Chiara, si toglieva mollette e mollettine.

Nelle ultime puntate indossa sempre un tailleur grigio, probabilmente l'unico outfit di suo gradimento.

Il doppiaggio italiano inoltre fece molti errori, colpa anche del materiale che arrivava in ritardo e quindi molti personaggi secondari si ritrovavano a cambiare nome improvvisamente:

- il personaggio di Gustavo Guillen nella sigla indicato come Walter Donatti viene invece spesso chiamato Landi o Donatti

- il custode della tenuta dell'onorevole si chiama inizialmente Leandro Lizzano poi diventa Leandro Rosato mentre alla figlia affibbiano il cognome Leonardi

- Francesca, la sorella di Leandro, viene chiamata "zia" da Angela poi successivamente la donna la chiama "nonna"

- il giornalista Ottavio è chiamato Gustavo in una puntata.


FONTE NOTIZIE: WIKIPEDIA, QUIEROELSERIAL & ENCICLOPEDIA DELLE TELENOVELAS


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