"LA TANA DEI LUPI": UN CAPOLAVORO ASSOLUTO DELLE TELENOVELAS ANNI '80


Cominciamo oggi un piccolo viaggio nelle vecchie telenovelas di successo poi sparite e mai più replicate.


"La tana dei lupi" andò in onda su Rete A nel 1988 e affascinò mezzo mondo per l'originalità della trama: cruda e ricca di colpi di scena.

Dialoghi brevi, non più di dieci parole ad ogni personaggio durante le battute, hanno evitato la "lentezza" tipica delle telenovelas. Inoltre nella storia c'è quella che viene definita dal pubblico come "la più cattiva delle telenovelas" ovvero Caterina. Personaggio ispirato liberamente al ruolo di Bette Davis nell'horror "L'anniversario".



Caterina è una donna perfida e calcolatrice, legata al denaro più che agli affetti e durante tutta la durata della telenovela commetterà direttamente e indirettamente diversi crimini

Ha una benda sull'occhio destro in seguito ad un incidente e nemmeno il marito che le dorme accanto si è mai accorto che in realtà sotto quella benda c'è un occhio perfettamente sano.

Il personaggio di Donna Caterina conquistò talmente il pubblico messicano pur essendo la cattiva della storia, al punto che una rivista mise in palio una sua fotografia a grandezza naturale con addirittura dei copriocchi di colori differenti per abbinarli secondo il proprio gusto personale. 



PUNTATA FINALE

Quando andò in onda la puntata finale il Messico si paralizzò come un vero e proprio coprifuoco, le strade erano deserte ed erano tutti riuniti in casa intorno al televisore per seguire le vicende finali della storia. Il giorno seguente fu addirittura pubblicato un necrologio da parte dei fan per la morte del personaggio di Caterina.


L'attrice Maria Rubio, che ricordiamo anche in "Colorina", "Mariana il diritto di nascere" e "Salomè" ha recitato fino al 2012. Si è spenta nel marzo del 2018, il giorno dopo la scomparsa di Rogelio Guerra, all'età di 83 anni.


Purtroppo la telenovela non è mai più stata replicata, dopo Rete A come trasmissione certa ricordiamo solo quella in Campania su TelecapriPeccato! 

Sarebbe un capolavoro "classico" da recuperare per tutti gli amanti del genere.





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