"MARILENA": UN SUCCESSO FENOMENALE DAGLI ANNI '80 AD OGGI




a cura di Tiziana Riccobono


Sono nata alla fine degli anni '70, cresciuta a pane, Nutella e telenovelas. 

Gli inizi degli anni '80-'90 sono stati in Italia i migliori per il mondo delle telenovelas: abbiamo apprezzato le venezuelane, messicane e argentine, abbiamo amato le storie, gli intrighi e gli amori... ma, ci siamo mai chiesti cosa significano le telenovelas per il popolo sudamericano?

Parliamo del Venezuela e di una delle mie telenovelas preferite: "ABIGAIL", da noi conosciuta come "MARILENA".

Ho amato "Marilena" fin da subito per la storia ricca di sentimenti, intrighi e passioni, ma stranamente l'ho amata ancor di più negli ultimi cinque anni, ovvero quando una grande amica venezuelana ultra sessantenne me ne ha fatto innamorare nuovamente.

Con "Marilena" ho capito che le telenovelas sono state anzitutto una risorsa di esportazione e un fenomeno commerciale, soprattutto all'epoca, e hanno avuto un forte impatto culturale sulla popolazione sudamericana.

I sudamericani le telenovelas non le vivono solo come spettatori, sono affascinati e ne hanno un tale rispetto perché vivono per il sogno che li propone, per loro è un momento di grande educazione della mente, della coscienza e dell'arte.

La signora venezuelana, mi ricorda ancora l'impatto che "Abigail" ha avuto all'epoca, anno 1988, e lo racconta

"É stata una serie di 257 puntate prodotta dalla casa di produzione Coral, era una delle telenovelas più lunghe in assoluto, talmente lunga che la gente pur amando la storia tra Carlos Alfredo (Alessandro) e Abigail (Marilena) non vedeva l'ora che terminasse! Quando la gente parlava o si prolungava nei discorsi, si iniziò a usare per le strade e nei borghi il termine "VAS A SEGUIR ABIGAIL?" che significa "CHE SEGUIRAI ABIGAIL?"."





Ancora oggi è una frase totalmente venezuelana, introdotta nella lingua creola e nei migliori dizionari del paese, inoltre negli anni è stata sempre più utilizzata dai venezuelani. Ha una connotazione particolare , appunto come sinonimo di qualcosa che si dilunga ulteriormente, per far notare i discorsi prolungati o qualcosa che provoca fastidio. Per esempio, in Italia diremmo "Continuerai a ripetere le stesse cose?", in Venezuela invece "Continuerai  a seguire Abigail?". Viene usata anche quando una situazione diventa ripetitiva ad esempio quando due persone stanno discutendo e una di loro non vuole continuare la discussione, chi vuole smettere di litigare usa la frase "VAS A SEGUIR ABIGAIL?", come  dire all'altro "SMETTILA DI ESSERE ANCORA COSI NOIOSO".

E voi... che fate? "VAS A SEGUIR ABIGAIL?"
Beh, io personalmente sì! Chi se ne frega se è troppo lunga, la amo!

Articolo a cura di Tiziana Riccobono

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