LA VILLA DI CATALINA CREEL NE "LA TANA DEI LUPI"
a cura di Marco Giambarresi
Entrando dal cancello di ingresso ci appare questa meravigliosa villa in pietra bianca e bassorilievi grigio chiaro che si sviluppa su un unico piano. L’ingresso è incastonato da un colonnato al culmine di una scalinata sormontato da un semplice timpano che viene ripreso anche nella facciata sul retro al di sopra del colonnato della veranda che da sulla piscina. A completare la decorazione dell’esterno ci pensano le bellissime balaustre in pietra, le statue e i vasi che ornano il giardino e l’ingresso della scalinata. Altro elemento che sicuramente è molto particolare sono le bay windows che fungono da rientranza ai saloni della villa i cui serramenti in stile decò danno alla casa un ulteriore tocco di eleganza. Sicuramente non manca il verde dell’ampio giardino costituito da piante e fiori di ogni genere nel quale sono state girate moltissime scene della telenovela.
Dal retro scendendo per la grande scalinata immersa nel verde si arriva alla piscina di villa Creel sita in un bellissimo terrazzo immerso tra le piante decorato con le stesse balaustre che decorano la villa. A completare la decorazione ci pensano dei bellissimi lampioni costituiti da statue poste su una colonna che sorreggono la parte superiore del lampione e i mobili del giardino costituiti per lo più dalle sdraio che circondano la piscina. La piscina è senza dubbio ricordata per uno dei delitti più cruenti commessi da Catalina quando, per evitare l’arresto, scaraventò il commissario nella piscina buttando poi nella stessa un tagliaerba acceso causandone la morte per alta tensione. Di fronte alla piscina troviamo poi la dependance a due piani dove, nella novela, vivevano Alessandro, il figlio prediletto di Catalina, e sua moglie Wilma (per la serie "il figlio non va a vivere lontano da mammina"). Questa costruzione riprende gli stessi elementi decorativi della villa in maniera meno marcata per non contrastare con la maestosità della facciata principale: elemento di spicco sono sicuramente le finestrelle della parte superiore (dove dovrebbero esserci le camere da letto) e la balconata con la balaustra in ferro. Ora però seguitemi nell’interno. In questa telenovela oserei dire che gli scenografi hanno fatto un lavoro straordinario."LA TANA DEI LUPI" infatti è una delle poche telenovele dove gli interni della casa (ricostruiti ovviamente in un teatro di posa) coincidono quasi con gli esterni veri anche nei minimi dettagli come i serramenti delle finestre. Finalmente possiamo dire una casa che non segue la filosofia de “gli interni non coincidono mai con gli esterni”.
Entrando dalla porta di ingresso (che nelle foto ci viene gentilmente aperta da Elvia, la governante di casa Creel) l’interno si apre su tre grandi ambienti da cui si accede da tre grandi arcate sormontate da colonne color crema. Scendendo la prima delle tre scalinate decorata con piante e balaustre in ferro battuto si arriva all’ampio salone di ingresso. Questo si presenta come un enorme salone ottagonale (un po' come la villa di Nerone) con pareti color bordeaux con bassorilievi in crema dello stesso colore delle colonne che sorreggono le arcate di ingresso. Anche il pavimento presenta elementi molto eleganti costituiti da motivi neri che vanno a contrastare col bianco della pavimentazione. A completare l’eleganza dell’ambiente ci pensa l’arredamento classico molto semplice ed elegante costituito da un tavolo centrale, sopra il quale si può ammirare una scultura di bronzo col suo centrino, posto sopra un enorme tappeto persiano e dalle sedie in stile chippendale poste ai lati della sala e ai lati del tavolo stesso. Dall’arcata laterale della stanza si accede a uno dei corridoi che portano alle camere da letto da cui è possibile ammirare la splendida consolle in legno sormontata da un quadro antico e da vasi di pregio. Dall’ingresso prendendo la scalinata di sinistra (che riprende gli stessi motivi della scalinata centrale con le balaustre che io personalmente adoro) si accede invece al salone principale della villa.
Di questa sala sicuramente ricordiamo gli epici scontri tra Catalina e il figliastro Pierluigi nei quali lui cerca di smascherare le trame della matrigna (specialmente quando lui scopre la farsa della perdita dell’occhio). L’arredamento e lo stile della sala non si discostano molto da quelli dell’ingresso principale con mobili antichi, soprammobili in quantità e piante in ogni dove. Elemento di pregio di questa stanza sono sicuramente i divani in color vaniglia e il tavolino in vetro centrale che poggia su piedi in ceramica color nero. Da questa sala è possibile ammirare l’eccezionale lavoro fatto dagli scenografi nel costruire il set osservando le finestre e gli infissi delle porte che riprendono il motivo di quelle della villa vera.
Scendendo dalla scalinata di destra invece si accede alla meravigliosa sala da pranzo principale che affaccia su una delle bay windows che si vedono dall’esterno. L’ambiente è molto semplice ma allo stesso tempo elegante. A far da padrone della scena è sicuramente il lunghissimo tavolo da pranzo con le estremità arrotondate sul quale poggiano i due candelabri e altri elementi di argenteria (che si alternano con il bellissimo servizio di piatti che viene posto quando è apparecchiata). In fondo alla sala si trova un bellissimo mobile a buffet sul quale troviamo una bellissima statua di venere circondata da due vasi di piante e da due piantine poste ai suoi lati. Sul lato lungo della sala invece troviamo il mobile del buffet principale (non visibile dalle foto) nel quale vengono poste le portate prima di essere servite a tavola.
Dalla parete di fondo della sala da pranzo e anche dall’ingresso si può poi accedere alla sala della colazione (o come lo chiamo io giardino d’inverno). Rispetto alla sala da pranzo principale questo ambiente è molto più piccolo e costituito principalmente dal tavolo per la colazione e dalle sue sedie in coordinato. Rispetto alle altre stanze della casa questo ambiente ha colori molto più freddi come si può notare oltre che dall’arredamento bianco, anche dalle pareti color azzurrino. Da un'altra porta a vetro dell’ingresso si accede poi allo studio di Catalina. In questa stanza la villana confabula insieme al figlio Alessandro e alla segretaria Berta (che sarà poi un’altra delle sue vittime) su come impossessarsi di tutte le ricchezze dei Lario.
Quest’ambiente è rivestito da pannelli in legno di noce color marrone chiaro da cui si accede da una porta a vetro decò dello stesso colore dei pannelli. Elemento di pregio della stanza è sicuramente la libreria incastonata alla parete sotto la quale troviamo una boiserie utilizzata come ripiano per soprammobili e documenti. A far da padrona della stanza è la grande scrivania all’inglese in legno scuro con le sue poltrone in pelle marrone scuro su cui poggiano la lampada, il telefono e l’arredo da ufficio come il calamaio e il tagliacarte (vivessi con Catalina non lo terrei così a portata di mano conoscendola). Sulla parte di fondo è altresì visibile un’altra credenza dello stesso stile della scrivania su cui spicca un enorme lampada in stile british. Ma adesso spostiamoci verso le camere da letto. Villa Creel dalle numerose battute dei protagonisti è costituita da vari padiglioni nei quali sono situate le camere da letto.
La stanza da letto sicuramente più impressionante è sicuramente quella della padrona di casa. A questa stanza si accede da una porta a vetro che apre su un’anticamera con ampi finestroni che accede alla stanza padronale da due grandi archi sorretti da colonne color crema. Lo stile della stanza riprende molto quello dell’ingresso con pareti color lilla (nei primi episodi erano rosa ma poi Catalina ha deciso di fare un restyling) con bassorilievi color crema come le colonne. Elemento che sicuramente da un tocco in più alla stanza sono le applique a muro arabeggianti e i vasi di piante che danno alla stanza un tocco esotico senza cadere nella volgarità. Come in ogni stanza da letto di telenovela che si rispetti a far da padrone della scena è il letto matrimoniale che poggia su un’alzata di moquette color beige a un gradino la cui testata è molto particolare costituita da una cornice modanata al centro della quale è possibile ammirare un quadro di arte moderna ai cui lati troviamo i comodini rotondi coperti da tovaglie color crema e che sorreggono le due bellissime abatjour. A completare l’arredamento della stanza ci pensano un piccolo scrittoio all’inglese e una bellissima chaise- longue color cipria posta sopra un tappeto persiano. Da due arcate poste ai lati del piccolo scrittoio si accede al regno di Catalina: il guardaroba. Questo è una stanza quadrata (giuro non ho mai visto un guardaroba grande così) costituita per lo più da armadi a muro e dal vanity centrale incastonato tra gli armadi di fronte al quale si trova la specchiera dove Catalina trama i suoi piani malvagi. A completare l’arredo della stanza ci pensano l’enorme tappeto persiano simile a quello dell’adiacente camera da letto e l’enorme pianta posta al lato della stanza. Questa stanza è molto importante nella novela perché è qui che Catalina Creel si suiciderà dopo aver scoperto di aver ammazzato suo figlio Alessandro al posto del figliastro Pierluigi ed è qui che dopo anni si concluderà la telenovela con i piccoli Riccardo e Pierluigi che giocano con gli oggetti di Catalina nella stanza ormai abbandonata e chiusa da anni. Usciamo ora da qui e andiamo a visitare la camera di donna Esperanza. Quando Pierluigi ed Eleonora si sposarono, donna Esperanza la madrina di Eleonora venne a vivere con loro e venne messa in una delle stanze dei padiglioni della villa.
Questa stanza, come del resto quasi tutte le stanze della villa, sono la copia in versione ridotta di quella di Catalina. Anche in questa stanza si accede da una piccola anticamera arredata con un quadro e un divanetto alla francese in cui da un’arcata si accede alla stanza. Il tenue rosa cipria delle pareti è contrapposto al rosa scuro del colore del letto in stile francese e ai beige delle applique appese alle pareti e del tappeto e del mobilio della stanza. Di fronte al letto troviamo il vanity in stile francese con la relativa sedia posto di fronte a due finestre che danno sul giardino. In questa stanza è presente anche una televisione che Pierluigi ha fatto installare per donna Esperanza. Sicuramente l’ambiente è ricordato per le mille vessazioni subite dall’anziana signora da Catalina, la quale la sottometteva a mille maltrattamenti. L’ultima camera che andiamo a visitare, ma non molto diversa dalle precedenti è la camera di Pierluigi ed Eleonora. Questa stanza rispetto alle altre si vede molto meno ed è caratterizzata da un arredamento molto maschile con mobili molto semplici e pareti di colore azzurro.
Elementi di pregio della stanza sono sicuramente la moquette color azzurro scuro, il comò in legno posto nell’anticamera della stanza e i numerosi quadri appesi alle pareti. Il colore delle colonne e dei bassorilievi non è più in color crema ma di un bel bianco ghiaccio acceso. Ebbene amici termina qui la nostra visita di villa Creel ma vi lascio con una chicca: come villa Ascanio a Caracas, anche villa Creel si trova in vendita per il prezzo di 7 milioni di dollari!
L’interno anche se molto simile, si discosta parecchio da quello della telenovela: abbiamo le arcate, le colonne i bassorilievi ma non l’eleganza degli interni di villa Creel costruita dagli scenografi che comunque hanno fatto un lavoro immenso. Se dovessi dare un voto alla scenografia di questa telenovela darei un 30 e lode con bacio accademico. È straordinaria. Che dire amiche e amici vi lascio con le foto di questa meravigliosa villa dandovi appuntamento alla prossima puntata con una nuova villa da telenovela! Per scoprire quale sarà continuate a seguire la pagina di Passione Telenovelas. Ciao dal vostro Marco!
ARTICOLO A CURA DI MARCO GIAMBARRESI
Commenti
Posta un commento